Papa Francesco è morto all’età di 88 anni, dopo 12 anni di pontificato impegnato in un ampio processo di rinnovamento della Chiesa Cattolica.
CUORE LATINO-AMERICANO
Jorge Mario Bergoglio è stato il primo Papa sudamericano e il primo Pontefice non europeo dopo Gregorio III, segnando così una netta rottura del paradigma eurocentrico che aveva regnato per 1200 anni.
L’elezione di Bergoglio al sommo pontificio ha marcato un passaggio importante di internazionalizzazione della Chiesa Cattolica, la quale ha manifestato la volontà di raggiungere le periferie del mondo.
L’ESEMPIO FRANCESCANO
Per un uomo di chiesa il proprio nome sacerdotale rappresenta un orizzonte ideologico. Bergoglio è stato il primo Papa ad adottare il nome di Francesco e, come il Santo di Assisi, ha da sempre desiderato una chiesa povera tra i poveri, causando non poco sconcerto tra le file dei porporati. Membro dell’ordine dei Gesuiti, congregazione notoriamente impegnata in opere di missione e di educazione, Bergoglio ha saputo sintetizzare in sé la dottrina pauperista del Santo di Assisi e la vocazione missionaria della Compagnia del Gesù.
Per le sue posizioni per molti versi progressiste Papa Francesco si è spesso attirato le antipatie delle frange cattoliche più conservatrici.
UNA CHIESA UNIVERSALE
Papa Francesco si è mostrato spesso in grado di superare le tradizionali barriere tra le varie confessioni del cristianesimo e le religioni del mondo; così ha invitato donne musulmane alla lavanda dei piedi del venerdì santo, ha affidato la redazione sudamericana dell’Osservatore Romano a un presbitero protestante e, soprattutto, ha incontrato il Grande Ayatollah Al-Sistani in Iraq, nel 2021.
L’EREDITA’ DI FRANCESCO
“Morto un Papa se ne fa un altro”, ma Francesco non sarà semplice da rimpiazzare. Bergoglio è riuscito a rendere la figura del Papa pop – non una macchietta, è ovvio – ma popolare, ovvero capace di raggiungere anche chi dalla Chiesa si allontana come il Diavolo con l’acqua santa.
Pur nelle sue contraddizioni, Bergoglio va considerato un vero e proprio innovatore. Se di certo non si può parlare di una rivoluzione copernicana introdotta da Francesco, bisogna riconoscere l’importanza del pontefice nell’incidere il solco entro il quale la Chiesa Cattolica dovrà camminare per rimanere al passo con i tempi e non trasformarsi in un ammasso fatiscente di macerie anacronistiche.
A cura di
Michele Loli

23 anni e già mi sento vecchio.