Elezioni Unibo 2025: votare è stato un ostacolo

18 Mag , 2025 - Bologna

Elezioni Unibo 2025: votare è stato un ostacolo

Le elezioni universitarie del 14 e 15 maggio si sono concluse con un dato che parla da sé: un’affluenza che non ha raggiunto nemmeno l’11%. A pesare non è stata soltanto la disillusione diffusa sul ruolo della rappresentanza, ma anche una lunga serie di disfunzionalità che hanno reso il voto difficile se non impossibile per moltɜ studentɜ.

Nei due giorni di voto, in molti seggi si sono registrate file interminabili, rallentamenti informatici, problemi tecnici. In alcune sedi, come quella di via Ranzani, le operazioni si sono fermate per ore. Alcune persone si sono viste negate le condizioni minime per esprimere il proprio voto: seggi chiusi in anticipo rispetto all’orario previsto, comunicazioni imprecise sui tempi di attesa, impossibilità di votare per chi non era in regola con il pagamento delle tasse.

A queste difficoltà si è sommata la questione dell’inadeguata tutela delle carriere alias. In diversi casi, a studentɜ è stato chiesto di mostrare il documento di identità, con conseguente rischio di misgendering, nonostante rassicurazioni precedenti sulla riservatezza dei dati. Si tratta di problematiche ampiamente evitabili, ma che l’università non è riuscita a prevenire né a gestire, nonostante le numerose segnalazioni ricevute anche durante la tornata elettorale.

A monte, la scarsità e la distribuzione poco efficace dei seggi hanno aggravato una situazione già fragile. Gli spazi in cui si poteva votare erano troppo pochi per il numero di studentɜ coinvolti, e spesso mal distribuiti tra i vari poli dell’Ateneo. Il risultato? Code estenuanti, stress e abbandono delle file da parte di chi non poteva permettersi di perdere ore tra le lezioni o il lavoro.

Tutto questo si inserisce in un contesto più ampio: l’università fatica a riconoscere la dimensione politica della rappresentanza studentesca e sembra preferire che se ne parli il meno possibile. Lo dimostra non solo la gestione macchinosa delle elezioni, ma anche la scarsissima comunicazione rivolta alla comunità studentesca: pochissimi sapevano che si votava, pochissimi conoscevano i ruoli in gioco. In questo clima, l’astensionismo non è una scelta ma una conseguenza.

Il dato dell’11% di affluenza non è solo un campanello d’allarme sulla disillusione politica, ma anche un riflesso delle barriere materiali e simboliche che impediscono di esercitare davvero il proprio diritto di voto. E che lasciano l’idea che, forse, tutto questo non interessi davvero a chi dovrebbe garantire strumenti democratici e spazi di partecipazione reali.

Per consultare i risultati provvisori https://www.unibo.it/it/allegati/RisultatiElezioniStudentescheOrgani2025.pdf/@@download/file/RisultatiElezioniStudentescheOrgani2025.pdf


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