Hanno preso il via l’11 luglio i mondiali di nuoto che si disputeranno a Singapore fino al 3 agosto, in quella che è la più ampia edizione di sempre con oltre 2.500 atleti da 210 nazioni.
Dai mondiali post olimpici spesso ci si aspetta poco: numerosi atleti si prendono un anno sabbatico dopo il carico dell’anno a cinque cerchi quindi o decidono di saltare la competizione o di dimezzare le gare a cui prendono parte.
Non è questo però il caso dei mondiali post ultimi due cicli olimpici. La rassegna iridata sia nel 2017 sia nel 2022 ha dato vita a uno spettacolo che poche altre competizioni hanno potuto avere. E questo vale anche per la nazionale italiana: ancora ci ricordiamo le emozioni della vittoria di Federica Pellegrini nei 200 stile libero nel 2017 o quella di Gabriele Detti negli 800 stile libero e di Gregorio Paltrinieri nei 1500 stile libero. I mondiali del 2022 poi sono stati i più vincenti per la delegazione azzurra con 5 ori (Ceccon, Martinenghi, Paltrinieri, Pilato e la staffetta mista maschile), 3 argenti e 1 bronzo.
Cerchiamo di fare chiarezza sulle possibilità di medaglia dell’Italia, sulle gare più belle da vedere e sugli atleti da tenere d’occhio.
Cosa dobbiamo aspettarci?
Con i ricordi ancora vividi delle emozioni delle medaglie olimpiche, la spedizione azzurra per questi mondiali si presenta con 34 convocati: 16 ragazze e 18 ragazzi con un mix di veterani e nuovi arrivati.
Il nuoto italiano tra le vasche sarà privo del capitano Gregorio Paltrinieri (tre argenti nella 5, 10 km e nella staffetta) che ha deciso di saltare il programma tra le corsie dopo l’infortunio al dito procurato durante le gare in acque libere. Ma le altre punte di diamante della nazionale italiana sono pronte a dare spettacolo.
Primo fra tutti Thomas Ceccon: tornato da qualche settimana dall’esperienza australiana che l’ha visto confrontarsi per sei mesi con un vasto gruppo di nuotatori e nuotatrici plurimedagliate, l’atleta veneto risulta iscritto a ben cinque gare. Appare quasi impossibile che riuscirà a scendere in vasca in tutte a causa della sovrapposizione tra semifinali di alcune e finali di altre a distanza di pochi minuti ma Ceccon ci ha abituato a tutto. La gara in cui ci aspettiamo di vederlo al top sono sempre i 100 dorso, distanza dove è campione olimpico e primatista del mondo; alle quattro vasche a pancia in su l’azzurro si è qualificato per i 200 dorso, i 100 farfalla e risulta iscritto anche per i 50 farfalla e i 50 dorso (quest’ultima distanza che sarà molto probabilmente sacrificata).

Accanto a lui, Nicolò Martinenghi cercherà di confermarsi nel trono dei 100 rana dopo l’exploit dell’oro olimpico la scorsa estate. L’atleta lombardo ci ha abituato a gare di grande qualità anche a fronte di una forma fisica non impeccabile quindi risulta difficile fare pronostici soprattutto di fronte alla grande competizione a livello internazionale.

A livello femminile Simona Quadarella, reduce da un ciclo vincente nei mondiali dello scorso anno ma tornata a casa a mani vuote da Parigi, scenderà in acqua nelle due gare di mezzo fondo- 800 e 1500 stile libero – cercando di riconfermarsi sul podio mondiale.
Non mancano poi i giovani talenti, tra questi spicca il nome di Sara Curtis, classe 2006, velocista che ha recentemente fatto segnare i nuovi primati italiani nei 50 e nei 100 stile libero. La giovane piemontese è considerata l’erede morale di Federica Pellegrini e potrebbe già inserirsi tra le grandi in questa edizione.
Nel settore femminile della rana, tre atlete si giocheranno le proprie carte: Benedetta Pilato, tornata vicina ai suoi migliori livelli nei 50 rana, insieme a Lisa Angiolini e Anita Bottazzo, che si sono guadagnate il pass per Singapore nei 100. Pur partendo un gradino sotto rispetto alle favorite internazionali, tutte e tre potrebbero inserirsi nella lotta per le medaglie.
Infine le staffette saranno banco di prova importante per la nazionale italiana. Prima fra tutte la 4x100sl maschile, sempre a medaglia nelle ultime edizioni. Nonostante l’assenza del primatista italiano della distanza, Alessandro Miressi, l’Italia si presenta tra le contendenti al podio così come nella 4×100 mista dove siamo riusciti a diventare campioni del mondo nel 2022, anno magico per l’Italia del nuoto, per poi uscire nelle batterie sia nella scorsa edizione della rassegna iridata sia durante le olimpiadi. Occhi puntati anche nella 4x200sl sia maschile che femminile che ha trovato nei giovanissimi nuova linfa per il futuro.
E le altre nazionali?
Con la novità di quest’anno che prevede il rientro nelle competizioni degli atleti russi (con bandiera neutrale) esclusi dalle gare internazionali nel febbraio del 2022 dopo l’invasione dell’Ucraina, il campo partenti si presenta più ricco che mai. Molta curiosità da parte degli addetti ai lavori per la presenza di nuovo in vasca di talenti come Kliment Kolesnikov (l’avversario più temibile per Thomas Ceccon nei 100 dorso) e della nuova punta di diamante della rana Evgenia Chikunova detentrice del record del mondo nei 200 rana.
Gara da non perdere rimangono sempre i 100 stile libero maschili. Sembra essere una battaglia a tre per la medaglia d’oro tra il detentore del record del mondo, il cinese Pan Zhanle, il rumeno David Popovici autore di grandi prestazioni in questo inizio di 2025 ed ex detentore del record del mondo e lo statunitense Jack Alexy.
Il fuoriclasse francese Leon Marchand nelle olimpiadi di casa si è portato a casa quattro medaglie d’oro individuali. Potrebbe essere una gara tra lui e il cronometro quella che si prospetta nei 200 misti, unico record del mondo che gli manca dopo aver polverizzato quello nei 400 misti che apparteneva a Michael Phelps, non uno qualunque.

Stesso discorso vale per Summer Mcintosh, atleta dal talento straordinario che a soli 18 anni è detentrice di ben tre record del mondo: 200 e 400 misti, 400 stile libero e ha fatto vacillare anche quello nei 200 farfalla a conferma della sua versatilità.
Si prospetta un altro mondiale all’insegna delle donne con atlete come Kylee McKeown capace di vincere tutte e tre le distanze del dorso alle olimpiadi di Parigi che cercherà di ripetersi, della connazionale Mollie O’ Callaghan capace di abbassare il record del mondo di Federica Pellegrini nei 200 stile libero e in lizza per l’oro sia in questa distanza che nei 100.
Katie Ledecky poi è destinata a fare gara solitaria nelle distanze del mezzo fondo dove è stata capace di abbassare il suo stesso world record negli 800 stile libero qualche mese fa. Fari puntati anche su Gretchen Walsh, atleta capace di fare ben 11 record del mondo nei mondiali di vasca corta dello scorso dicembre, riscrivendo di fatto la storia di questo sport. Senza la regina Sarah Sjostrom (assente per maternità) la statunitense ha campo aperto per le gare veloci dello stile libero e della farfalla ma le contendenti sono molte tra cui la compagna di squadra Torry Huske.
I 50 metri (nelle quattro specialità) si avviano a diventare protagonisti anche nel programma olimpico di Los Angeles 2028. Questi Mondiali saranno il primo test di calibro globale su vasca lunga dopo la svolta epocale nelle storia del nuoto di includere la vasca secca in tutti gli stili nella rassegna a cinque cerchi. Decisione che non è stata priva di discussioni tra chi, fra nuotatori e addetti ai lavori, si dice entusiasta di questa scelta perché diventa un momento di confronto in più e di possibilità di medaglia e gli altri che invece preferivano tenere i 50 metri fuori dal programma olimpico.
In conclusione, fare pronostici nel nuoto resta sempre un compito arduo: riesce sempre a stupire, nulla è scontato, e spesso sono proprio gli outsider a riscrivere la storia. L’Italnuoto ce l’ha insegnato più volte, superando le aspettative e scrivendo pagine memorabili della sua storia recente. In un momento così florido, in cui la nostra nazionale è tra le protagoniste assolute e il panorama mondiale pullula di nuovi fenomeni, non resta che lasciarsi trasportare dall’entusiasmo. Stiamo vivendo un’epoca d’oro che non si vedeva dai prima anni duemila con Rosolino e Fioravanti: godiamocela fino in fondo.
image sources
- Thomas Ceccon, oro a Parigi 2024 nei 100 dorso: Andrea Masini
- Nicolò Martinenghi, oro a Parigi 2024 nei 100 rana.: Andrea Masini
- Leon Marchand e Michael Phelps: World Acquatics
- IMG_20250719_171235: Federnuoto